Lettori fissi

mercoledì 15 agosto 2012

Stringimi e butta via gli spaghetti, racconto demenziale

Quando era ancora estate e c'erano trenta gradi ma se ne percepivano venti in più per via dell'umidità, l'aria cambiò all'improvviso, passando dal nauseabondo odore del cesso di una stazione frequentata in cui qualcuno ha appena consumato uno o più atti sessuali, a quello dei fiori di primavera mischiati alla biancheria che asciuga dopo che ci hai messo l'ammorbidente al muschio bianco.
Iris esclamò - come mai non c'è più puzza di piscio in questa città?
Mendola le tappò la bocca con la mano unta di olio e stigghiola
- stai zitta scimunita, che 'vasennò' ci sentono tutti!
Iris arrossì, in genere era una ragazzina a modo, educata dalle suore a colpi di "parla piano, aggiustati il golf, non fare tardi a messa e soprattutto non russare durante l'ora di religione", ma quella mattina di ferragosto era esplosa in una insolita esclamazione poco perbene.
- E che ci posso fare io se a Palermo Santa Rosalia ha fatto il miracolo, miinch... così Mendola le ficcò in bocca direttamente l'ultimo pezzo di stigghiola e poi aggiunse - zitta e mangia, pezzo di cugina rimbambita.
Nella via del ritorno le due ragazze non dissero più niente, l'aria buona era entrata dentro i loro polmoni intrisi di sigarette diana senza filtro e forse aveva fatto un altro miracolo; una aveva cominciato finalmente a parlare come si deve, l'altra si era trasformata in un donnino responsabile e tutti gli abitanti della città erano diventati muti. 
Pure i clacson delle loro auto non suonavano più, i cani portavano a spasso i padroni, le stazioni di servizio promettevano carburante a ottantotto centesimi al litro, gli ospedali si erano svuotati e in un comunicato stampa spiattellato da una giornalista paro paro per come era stato scritto dall'ufficio stampa sul quotidiano più letto della città, c'era scritto "l'Imu è stata ridotta del novantanove virgola novantanove per cento". 
Iris, prima di andare a letto si era specchiata nello specchio con lo sfondo del poster di Tiziano Ferri e non si era vista più i brufoli, la ciccia e l'apparecchio per i denti, aveva acceso la radio e si era addormentata senza la voce del solito dj che ovviamente non poteva parlare più e la canzone del suo cantante preferito Gigi Da Lecco "stringimi e butta via gli spaghetti".
                                                            Rosy Zuccaro



nella foto Santa Rosalia

domenica 5 agosto 2012

Bellolampo_ estate 2012

Piove cenere sul grande portacenere di una città. Stamattina Palermo si è svegliata così: cielo grigio mentre è agosto, carboncino sulle dita e sui gomiti se hai provato a sdraiarti per terra. 
C'è un incendio che brucia sacchetti della spazzatura da una settimana, il paesaggio è come fosse stato disegnato dalla mano di un maldestro imbrattatore di fogli. Non c'è aria buona, non c'è aria cattiva, non si sa che aria c'è. Ma se questa è aria, noi siamo uccelli che non sanno volare, uccelli con le ali rotte, anime concepite e poi lasciate appassire sotto la custodia di nessuno.